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Un giorno ordinario con un’esperienza straordinaria.
Anche se nella società circola sempre meno denaro contante, esso rimane un mezzo di pagamento che i negozi sono obbligati ad accettare.
Tuttavia, Mette, 55 anni, si è trovata in una situazione spiacevole quando ha cercato di pagare in contanti nel supermercato norvegese ‘Kiwi’:
‘Mai prima o dopo ho affrontato una cosa del genere’, rivela in un’intervista al Lierposten, secondo il portale norvegese di notizie sosialnytt.
Ed è comprensibile che Mette fosse confusa, perché quando ha messo i soldi sul bancone, è stata minacciata di denuncia alla polizia.
Lo sportello della catena di supermercati, già nota in Danimarca, riportava chiaramente la dicitura ‘solo carte, niente contanti’.
Questa regola non era nota a Mette quando si è recata nel negozio per acquistare alcuni piccoli articoli.
Alla cassa fu sorprendentemente informata che i contanti non erano accettati come mezzo di pagamento.
Mette ha giustamente fatto notare che la legislazione impone alle aziende di accettare i contanti, costringendo l’impiegata a consultare un collega.
Nel frattempo, Mette ha preso la merce e il denaro e ha lasciato il negozio.Ciò ha provocato la reazione violenta dell’altra dipendente, che ha minacciato di denunciarla alla polizia.
L’esperienza preoccupa anche la responsabile della comunicazione di Kiwi, Kristine Aakvaag Arvin, che si scusa vivamente per la spiacevole situazione vissuta da Mette.
Inoltre, ha promesso di rivedere le politiche interne dell’azienda e sottolinea che si è trattato di uno spiacevole malinteso che ha impedito al cliente di pagare in contanti.
Legislazione.
Va notato che, secondo la Legge sulla Banca Centrale, le banconote e le monete hanno corso legale.Il Consiglio dei consumatori ha avuto diversi casi in passato in cui aziende e persino ospedali si sono rifiutati di accettare pagamenti in contanti.
